Mourinho: "Dybala? Non sono ottimista. Oggi grande spirito di squadra”

8 Ottobre 2023
- Di
Viola Meacci
Categorie:
José Mourinho Cagliari Roma conferenza stampa intervista Serie A 2023-2024
Tempo di lettura: 3 minuti

CONFERENZA MOURINHO CAGLIARI ROMA - Queste le parole di José Mourinho rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Cagliari e Roma in conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di DAZN. 

La conferenza stampa di Mourinho al termine di Cagliari Roma

"Difficile. Dopo il 2-0 abbiamo parlato dei centrocampisti ammoniti, se arriviamo nell'ultima mezz'ora con il 2-0 e tre centrocampisti ammoniti sarà dura. I ragazzi sono stati top. Grande qualità dopo il terzo e il quarto gol, poi è arrivata la stanchezza. Abbiamo gestito bene la partita, tre punti importanti. L'unica cosa negativa per me è l'infortunio di Paulo. Bravissimi i nostri tifosi che ci hanno supportato sempre. Ora possiamo guardare la classifica e sentire che ci avviciniamo dove dobbiamo stare".

Miglioramenti a centrocampo

“Abbiamo cercato più solidità dopo la partita di Genova che è stata stranissima. Abbiamo perso tanto tempo ad analizzare quella partita e abbiamo pensato che noi che non siamo una squadra molto veloce e intensa a centrocampo, al di là di Renato Sanches, perdendo anche Cristante, era importante trovare solidità. Con i due laterali c’è sempre uno in appoggio.

Abbiamo cercato di trovare più equilibrio e lo abbiamo fatto. Non abbiamo sofferto in contropiede o a campo aperto. Con la palla quando Paulo è in campo, la sua zona è sulla destra e Pellegrini e Aouar più sulla sinistra. Oggi era dura per noi perché in panchina a centrocampo avevo solo i bambini. Dopo i 3 gialli nel primo tempo è stata dura. Il gioco non poteva essere di transizione a palla persa. Abbiamo cercato di trovare più equilibrio".

Su Dybala

"Dybala? Non sono ottimista. Mi fido sempre dei giocatori e se lui non è ottimista non lo sono nemmeno io. Dobbiamo apsettare i risultati degli esami ma mi fido molto dei giocatori e della loro consocenza del proprio corpo. Paulo non è ottimista e io non lo sono.

Gli ho fatto la stessa domanda che hai fatto a me. Aspettiamo gli esami, i medici parleranno dopo averli fatti. Ho solo fatto una domanda al giocatore, lui non è ottimista e non lo sono nemmeno io”.

Sull'ambiente

“Io lavoro con i giocatori ogni giorni e con tutto lo staff. È come se fosse una bolla, viaggiamo insieme, magiamo insieme e tutto il resto. Abbiamo pensato che bisognava vincere partita dopo partita. Io poi vivo isolato, non ho tanta vita sociale e quindi non sento la gente parlare di queste cose. Non penso a nessun altro. Non sono una bambino e penso a quello che voglio per me.

Siamo lì e non siamo lontanissimi dai posti che vogliamo. Peccato che la gente va via in nazionale. Sicuramente perdiamo Paulo per abbastanza tempo ma vediamo se riusciamo a recuperare gli altri 4 che sono fuori. Siamo in difficoltà, abbiamo finito la partita con a centrocampo Bove, Celik e Pagano. Sono contento dei ragazzi. Sicuro per diamo Paulo per abbastanza tempo però vediamo se possiamo recuperare qualcuno. Oggi è stata dura ma abbiamo avuto grande spirito di squadra”.

Le voci sull'esonero

“Non so di cosa parli. Io ho un contratto fino al 30 giugno e so perfettamente quello che voglio, ovvero dare tutto quello che posso dare alla Roma. La società non ha nessun problema con me. Son qui per aiutare i ragazzi e la società a prendere i risultati che vogliono, perché questa è la nostra vita.

Io lavoro, faccio tutto quello che un allenatore deve fare, analizzare errori, sconfitte vittorie. Abbiamo preparato questa partita molto bene e in poco tempo. Ringrazio tutto il mio staff e ringrazio i ragazzi che sono venuti qua con un bell'atteggiamento, in una partita difficile e contro un grande allenatore".

Su Ranieri

"A inizio partita ho detto al mister che se avesse voluto tornare con noi nel nostro aereo sarebbe stato un piacere per me. Ovviamente ha un senso di professionalità, e lo farà nei prossimi giorni. E' un signore che mi piace veramente tanto".

Ancora sulla vittoria

"Ho sempre detto che i giocatori cambiano, si parlava di costruzione di una famiglia, una bolla in cui ci siamo noi che lavoriamo. Vinciamo o perdiamo siamo insieme sempre. Tante volte quello succede che ci siano momenti difficili, o brutti risultati. L'empatia è stata molto importante, non siamo entrati nel panico, abbiamo analizzato la situazione. Non possiamo entrare all'Olimpico con paura o vergogna. I tifosi hanno aiutato sempre e i ragazzi lo hanno sentito. Questa era l'ultima prima della sosta, prima vittoria fuori casa in stagione, avevamo bisogno di punti. Un atteggiamento fantastico da parte di tutti. Sono orgoglioso dei ragazzi".

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