Mourinho: “Non il risultato che volevamo, ma meglio della sconfitta”

12 Novembre 2023
- Di
Viola Meacci
Categorie:
José Mourinho conferenza stampa Slavia Praga Roma Europa League 2023-2024
Tempo di lettura: 4 minuti

CONFERENZA MOURINHO LAZIO ROMA - Queste le parole di José Mourinho rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Lazio e Roma in conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di DAZN. 

La conferenza stampa di Mourinho al termine di Lazio Roma

"Quando giochi lo fai per vincere. Il punto è meglio che una sconfitta. Quando affronti un avversario diretto è meglio non perdere. Non è il risultato che volevamo ma il modo di stare in campo, il controllo della partita mi è piaciuto. La Lazio ha preso un palo e Lui Alberto ha fatto una gara straordinaria ma ho sentito sempre che eravamo più vicini noi a vincere. Solo in un momento ho pensato di piangere, quando da una palla nostra siamo finiti a un calcio d’angolo a nostro sfavore, se prendo gol in quel momento mi suicido".

La condizione della squadra

"Hanno giocato i giocatori che avevano la migliore condizione, soprattutto a centrocampo. ha giocato chi aveva testa e cuore per una gara di questo livello. Sapevo che i due quinti non potevano giocare 90 minuti, ma lì avevo soluzioni per compensare il loro modo esigente di giocare. Dietro avevo solo questi. L'arbitro ha un criterio solo con noi, dando due gialli a due difensori in 25 minuti, e questo ci ha messo in difficoltà. Pedro è un grande giocatore, ma poteva fare anche nuoto per come si butta. Abbiamo fatto una grande gara, anche con la palla. E' mancato il gol, abbiamo avuto qualche opportunità che potevamo sfruttare meglio. Rui non ha praticamente toccato palla, ma quando l'ha fatto è stato grande".

I cambi

“Sapevo che i due quinti Spinazzola e Karsdorp sarebbe stato difficile fare tutti i 90’, abbiamo avuto un’esigenza diversa, un dispendio emozionale diverse. Anche con Zalewski eravamo a metà e metà, non si è allenato tanto in settimana, poi avevamo Celik e Kristensen. Sapevo che Bove avrebbe dovuto fare un lavoro diverso, avevo i centrocampisti in panchina che non potevano entrare come Pellegrini, poteva entrare Aouar ma non ha la capacità fisica per fare il lavoro di Bove, poteva entrare Renato Sanches ma era difficile per lui entrare in una partita fisica ed esigente. Quando hai Dybala e Lukaku, pensi sempre che sia difficile migliorare, puoi mettere un po’ più di freschezza e qualità, la tendenza è lasciarli in campo. Abbiamo cambiato Dybala per Azmoun, ma non eravamo sicuri di poter migliorare qualcosa. Se il risultato non è quello che vogliamo, per il modo di stare in campo, è stato ok. Diciamo la verità, la Lazio ha preso un palo e Rui Patricio ha fatto una parata straordinaria, ma sentivo che il controllo della partita era nostra, potevamo vincerla. Solo in un momento ho pensato di piangere, quando avevamo palla e abbiamo regalato un corner. Se avessimo preso gol, avrei pianto in campo. Siamo allenati per uscire dal basso e abbiamo regalato un corner”.

Problemi sulla trequarti?

"Dybala ha fatto un bel lavoro per noi, dando sicurezza alla squadra. Poteva cambiare gioco prima qualche volta, ma la squadra ha bisogno della sua classe. se ci limitiamo a difendere con squadre come la Lazio, è difficile. Per me è un punto".

Su Sarri

"Lui è sempre molto simpatico con me. Abbiamo scherzato prima della partita su quanto detto in settimana e ci vogliamo bene. Dopo la partita abbiamo detto che nessuno di noi ride o piange. Questo è quanto emerge con un pareggino".

Ambizione

"L’ambizione non è mancata, freschezza penso di sì. In questo tipo di partita è molto difficile avere 6-7 palle gol, puoi avere controllo o non controllo della gara contro una squadra che per filosofia è una squadra di palleggio. Non credo che la Lazio abbia avuto più possesso di noi. Abbiamo avuto paura dell’arbitro: all’intervallo ho detto a Karsdorp, Mancini, Spinazzola e N’Dicka che dovevamo proteggere i ragazzi con il giallo, e quindi che non saremmo dovuti essere aggressivi nelle entrare su Marusic e Lazzari, la paura dell’arbitro ci ha fatto cambiare tatticamente ed essere più bassi".

Scontri diretti

“Siamo lì a 3 punti, con il campionato che è iniziato nella prima gara contro la Salernitana. Ma se il campionato inizia alla quarta e dimentichiamo le prime tre gare con il mercato aperto, con Pellegrini e Dybala out per squalifica, la classifica sarebbe diversa. Siamo a 3 punti perché questa è la natura del campionato, l’Inter sta vincendo… ah sta giocando ora e non sta ancora vincendo? Vabbè, è normale che l’Inter e la Juventus vadano, l’Inter ha una squadra fantastica, la Juventus ha una buona squadra e un fantastico allenatore, l’Empoli ha fatto una partita fantastica con il Napoli, il Monza è venuto qua e ha fatto una partita fantastica, il Milan ha perso 3-2 contro il Lecce, anzi ha pareggiato 2-2. Ora avremo l’Udinese che sta facendo benissimo, è un campionato dove non c’è garanzia per vincere le partite, speriamo che tra due settimane Pellegrini e Renato Sanches siano in condizioni migliori, dietro purtroppo non c’è Smalling e con questa facilità di prendere gialli penso che Ndicka e Mancini siano vicini alla diffida e a essere squalificati”.

Immobile

"Su Immobile c’è il secondo giallo. Colombo per me è un grande arbitro e oggi ho capito che è anche un grande quarto uomo. Ci ha spiegato le cose, mi ha detto una cosa per calmarmi ma una cosa che non accetto: “Noi non vogliamo dare questo tipo di giallo per proteste” e io ho chiesto perché visto che l’avevano fatto con Mancini a Milano. La partita di Milano e questa di oggi sono dello stesso campionato Immobile ha protestato, tutti sappiamo che è giallo, lo ha fatto due volte. Lui ha dominato completamente Massa, però va bene perché ho finito senza gialli grazie a Colombo, top player”.

Bilancio sulla stagione

"Siamo a tre punti dal quarto e per me il campionato è iniziato alla quarta gara. Se il campionato fosse iniziato alla quarta, saremmo in zona Champions. Abbiamo fatto una gara disastrosa contro il Genoa e poi siamo stati in linea con il nostro potenziale, danneggiato dall'assenza di Smalling e con Sanches a mezzo servizio. Possiamo migliorare e speriamo che chi ha una storia clinica di un certo tipo come Sanches arrivi ad una condizione migliore. Io sono molto esigente con me stesso. Prima della gara ho detto che non dimenticherò la sconfitta di Praga, questo la dice lunga"

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