Mourinho: "Le regole sono fatte per gente che capisce poco di calcio. Non è la stagione per puntare a grandi cose"

7 Novembre 2021
- di
Redazione
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MOURINHO VENEZIA ROMA INTERVISTA - Queste le parole di José Mourinho, allenatore della Roma, intervistato da DAZN al termine del match tra Venezia e Roma, persa dai giallorossi per 3-2.

Serie A, l'intervista a Mourinho dopo Venezia Roma 3-2

"Il perché di questa sconfitta? Si può dividere la storia della partita tra il dominio e il calcio offensivo e le occasioni di gol che abbiamo avuto e che non siamo riusciti a finalizzare in gol. Due gol sono pochi per una squadra che ha avuto tanto dominio e più qualità tecnica. Poi abbiamo concesso il primo e il terzo gol, su azioni come il primo ci abbiamo lavorato tutta la settimana, il terzo non si può rischiare in quel modo e fermare la corsa difensiva. Poi un momento è quello in cui devo stare controllato ed è quello del secondo gol. Iniziamo il secondo tempo con l'obiettivo di andare a segnare, poi il secondo gol subìto ha cambiato la partita. Purtroppo è così, sono qui a parlare, ma l'arbitro non è qui, il VAR non è qui. La nostra vita è così, dobbiamo digerire la situazione e soffrire. La gente come noi che lavora soffre quando perde".

Sul calcio di rigore

"Le regole sono fatte per gente che capisce poco di calcio, ma poi sono loro che decidono e poi c'è l'interpretazione della regola. E si va a finire in queste situazioni ovvie. Di solito alla fine della stagione riesci a trovare equilibrio, uno a favore, uno contro. Ma dopo settimane che cerchi di paragonare situazioni simili, inizi a pensare che è meglio stare zitto. Io mi sono chiesto perché, rispondo solo a me stesso".

Sull'aspetto mentale

"Dopo il primo gol abbiamo reagito subito ed è anche arrivato il rigore che poi è stato annullato per fuorigioco, poi altre tre-quattro opportunità. Nel primo tempo anche abbiamo dominato tanto. Il nostro obiettivo era chiaro, anche sull'1-2. I primi quindici minuti del secondo tempo è arrivato Karsdorp 15 volte in porta, El Shaarawy ho visto la palla in rete e mi stavo già alzando dalla panchina. Dopo il 2-2 veramente la squadra ovviamente emozionalmente ha subìto uno schiaffo forte, doppio. Uno per il 2-2 e uno per come è arrivato il gol. Anche dopo il 3-2 la squadra è andata sempre avanti. A livello di atteggiamento non posso dire niente, così come la reazione, il controllo, il dominio. Posso discutere sulla qualità qui e lì".

Sulla squadra e il momento difficile

"Abbiamo dei problemi, quando si cerca di costruire una squadra. Ma quando la rosa è squilibrata, dove non ci sono delle vere opzioni per le stesse posizioni, quando perdi un giocatore per cartellini o per infortunio, dopo diventi allenatore di reazione. Devi inventarti delle soluzioni a dei problemi che la rosa non può risolvere. Oggi Karsdorp era in difficoltà, chi gioca nel secondo tempo? Non sto parlando di Romagnoli o Dumfries o Cuadrado, stiamo parlando di una rosa che ha dei limiti. Non è una critica alla mia società, perché sa quello che sta facendo e cosa ha fatto. Perdere Dzeko e Spinazzola sono due situazioni disperate. Questa non è la stagione per puntare a grandi cose, penso che si devono alzare al massimo le motivazioni. Finché matematicamente sono possibili, il quarto posto è la nostra meta"

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