Mourinho: "Non l'ho percepita come una partita facile. Dybala è ancora in forse"

16 Aprile 2023
- Di
Viola Meacci
Categorie:
José Mourinho seduto in panchina in Roma Udinese conferenza stampa intervista serie A 2022-2023
Array
Tempo di lettura: 3 minuti

MOURINHO ROMA UDINESE CONFERENZA - Le parole di Josè Mourinho rilasciate in conferenza stampa e nell'intervista ai microfoni di DAZN al termine della sfida valida per la giornata di Serie A tra Roma e Udinese.

Roma Udinese, la conferenza stampa e l'intervista di Mourinho

"Abbiamo cambiato diversi giocatori. Lorenzo e Wijanldum giovedì hanno giocato solo 45 minuti, altri nessuno. Abbiamo rischiato, però una risposta ottima della squadra come squadra. Il risultato può sembrare partita risolta e facile, ma io onestamente non l’ho mai sentita così, neanche nel 2-0. Dopo il rigore parato hanno cambiato l’inerzia della partita, noi abbiamo abbassato la pressione, lì abbiamo iniziato a sentire la stanchezza. Dopo il terzo gol finisce la partita ma il 3-0 non è il risultato che ho sentito durante i 90 minuti. Mi aspettavo energie e intensità, ma anche organizzazione. Ho visto tutto questo".

Sui giocatori italiani tra i giallorossi

“A me piace, è questa la conseguenza della nostra natura e realtà economica? No, è anche un modo di pensiero della società e io ho accettato di avere un ottimo rapporto con il calcio di base e il calcio giovanile. Mi piace avere questo nucleo italiano, oggi il calcio è universale, ci sono tanti giocatori stranieri ma io continuo a pensare che la gente di casa, casa Roma o di casa Italia, hanno questa specificità di adattarsi e di creare questo tipo di situazione dove gli altri che arrivano sentono che la squadra è una famiglia e che c’è empatia con i tifosi e questo è uno dei motivi per cui la squadra vince, pareggia, gioca bene o male: con i tifosi sempre insieme.

Questo mi fa piacere. Bove oggi è stato fantastico ma ha fatto un errore che poteva cambiare l’inerzia della partita se Rui non avesse parato il rigore. Sono arrabbiato con Bove? No, è la natura della crescita. Sono molto contento per un ragazzo italiano, romano e romanista, che gioca una volta in più e farlo bene”.

Il segreto della Roma

"Abbiamo fatto anche risultati brutti, abbiamo perso male a Cremona o con il Sassuolo. Non siamo perfetti. Non riusciamo a fare tre vittoria di fila. Non abbiamo uniformità nei risultati. Ma lavoriamo tanto e quando non possiamo farlo in campo, lo facciamo in riunione cercando di analizzare risultati e giocatori, per capire l'avversario".

Sulla difesa

“Io dico sempre che la qualità degli allenatori normali come me, dove non posso scegliere tutti i giocatori che voglio e abbiamo le limitazioni, quello che devo fare è sviluppare i punti di forza e cercare di nascondere al massimo le nostre debolezze. Noi non siamo una squadra con tanti giocatori veloci davanti. Quando Celik o El Shaarawy o Gini hanno abbassato l’intensità, la squadra si è abbassata e ha sofferto. Ma sappiamo soffrire, il risultato è importante ma ora dobbiamo dimenticare il campionato e vedere se è possibile giovedì, io penso di si”.

L'abbraccio con Pellegrini

“Serviva vincere e serviva giocare con fiducia e senza avere nessun tipo di pressione per il rigore sbagliato o per qualche performance non fantastica. Non abbiamo bisogno di dire sempre quello che succede internamente, è un giocatore che ha la nostra fiducia. La decisione del rigore oggi è mia: pensavo che lui non aveva bisogno di questa pressione extra. Gli ho detto che se c’era un rigore sul 2-0 era suo, se era decisivo no. Ha fatto un ottimo gol, ha ricevuto commenti negativi sui social dopo il Feyenoord ma la realtà del mondo di oggi è questa qua: faccia a faccia con i tifosi, fare la partita che ha fatto e capire che nel bene e nel male siamo tutti insieme.”

Dybala contro il Feyenoord

“Forse. Sono più positivo che negativo, ma vi rispondo forse. Oggi la sua situazione è un dubbio. Anche Tammy lo è, ma Paulo è un dubbio più grande. Penso che la squadra arriverà a giovedì in un'ottima condizione".

Il vantaggio in classifica

"Io gioco partita dopo partita. Ci sono squadre che possono fare pronostici, che possono guardare al futuro con più sicurezza e con rose e opzioni. Per noi invece è sempre un punto interrogativo. Io non guardo tanto la classifica, non sono capace di pensare oltre che alla Roma. Giovedì è la prossima, vediamo".

La sconfitta in Europa League

"Penso che non sia un caso. Altre volte siamo stati noi a non vincere. E' difficile, non è solo stanchezza fisica, ma anche mentale. Posso guardare a squadre con più soluzioni di noi come Inter, Milan, Juve e Napoli, ma la tensione arriva. Dico che per esperienza che quando giochi le competizioni europee contro una squadra del proprio campionato è più difficile. E' diverso perdere contro una squadra del proprio paese, è più duro. Tutti noi siam ai quarti di finali e tutti abbiamo il sogno di arrivare in finale. Dopo sono tante energie da spendere e la gente non riesce a concentrarsi per due-tre partite di fila. Io preferisco comunque giocare in Europa e faticare. Ormai quando sei ai quarti capisci che qualcosa può succedere".

SEGUI ROMANISTAWEB.IT SU FACEBOOK

Seguici Su

Immagine del banner per la tenuta di CastelfalfiImmagine del banner Fashion Design Mateverse Show di Swiss-ITM
Immagine del banner per il corso di Fashion Designer di Swiss ITMBanner con il logo della Community Itzoomers Discord ItaliaAdvepa 3D For Business

Approfondimenti

© Copyright - Romanistaweb.it
chevron-down linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram