Verona, Tudor: "Roma avversario difficile, l’allenatore è il numero uno, la rosa è da Champions"

17 Febbraio 2022
- Di
Redazione
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Tempo di lettura: 2 minuti

AS ROMA CONFERENZA STAMPA TUDOR – Sabato 19 febbraio la Roma sfiderà nell’anticipo di Serie A il Verona Igor Tudor. L'allenatore è intervenuto oggi in conferenza stampa parlando anche del match contro i giallorossi. Queste le parole del tecnico. 

Le parole di Tudor

Dalla sfida d’andata in cosa l’ha sorpresa la sua squadra?

“Non mi ha sorpreso ma la crescita c’è stata, com’è giusto che sia. Siamo partiti bene dopo la sosta natalizia, era importante accelerare subito e l’abbiamo fatto nel miglior modo possibile. Abbiamo ottenuto punti importanti, che ci hanno avvicinato alla salvezza: manca veramente poco, ma va raggiunta”.

Le impressioni di Tudor sulla AS Roma

Un commento sulla Roma?

“Avversario difficile, l’allenatore è il numero uno, la rosa è da Champions o ci va vicino. Mi aspetto una partita difficile, ma sarà anche motivante”.

Ha creato una struttura importante e l’ha fatto sembrare facile. Come ha fatto?

“Mi fai domande difficili, ti ringrazio. Abbiamo parlato tante volte di questo: bisogna tirare forte fino in fondo, poi magari tiriamo le somme alla fine. Bisogna tirare forte per tredici partite, ci sono tanti punti ancora in ballo. Bisogna finire bene la stagione, non mollare niente, lavorare sulla testa dei giocatori”.

Mourinho ultimamente parla molto di arbitri. È una cosa che la preoccupa?

“È sempre bello parlare di allenatori, ma poi ci sono anche i giocatori, che interpretano quello che prepara l’allenatore. È un onore affrontare un tecnico di questo blasone. Ci sono tanti elementi nel lavoro di un allenatore, tra questi c’è anche la comunicazione e lui in questo è il numero uno”.

Il lavoro con il Verona

Che lavoro fa sulla fase offensiva? Siete il quarto attacco del campionato.

“Anche questa è una domanda lunga. Ci sono un paio di elementi importanti: la qualità dei giocatori e il coraggio di attaccare con tanti uomini. Va poi aggiunto il lavoro quotidiano, ricercare un mix di automatismi e di scelte libere. Ci sono diversi modi di fare la fase offensiva: Conte lo fa con tanti automatismi, Guardiola con i posizionamenti giusti. C’è anche la preparazione fisica: se hai i braccetti che vanno sempre su e giù devono stare bene, così come i quinti o i trequartisti”.

Che voto dà alla sua comunicazione?

“Lo dovete dire voi: come posso giudicare me stesso? Io non posso dirlo ad alta voce. È una cosa che devono giudicare gli altri: ho un’opinione, ma la tengo per me”.

Roma-Verona ha il profumo d’Europa?

“Loro hanno questo obiettivo, noi no”.

Faraoni tornerà titolare al posto di Depaoli?

“Vediamo domani, è bello perché ci sono tante alternative. Fabio può giocare sia a destra che a sinistra”.

Faraoni terzo e Depaoli quinto è una soluzione?

“L’abbiamo già fatto, ma abbiamo anche Sutalo e Retsos. Non li ho messi perché in questo momento pensavo fosse la soluzione migliore, ma non significa che non giocheranno. Poi c’è anche Coppola, vorrei dargli un po’ di spazio nelle prossime partite”.

Frabotta verrà convocato?

“Ha fatto pochi allenamenti. Ci vorrà un po’ di tempo, ma spero che non ci metta troppo perché è giovane”.

A livello di infortuni ci sono novità?

“No, sono fuori quelli che sapete”.

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