Mourinho: "Prima del match qualsiasi romanista avrebbe firmato per deciderla all'Olimpico"

29 Aprile 2022
- di
Redazione
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MOURINHO LEICESTER ROMA INTERVISTA - Queste le parole di José Mourinho, allenatore della Roma, intervistato da Sky Sport e da DAZN al termine del match pareggiato 1-1 in casa del Leicester.

Conference League, l'intervista a Mourinho dopo Leicester Roma 1-1

Partendo dall'azione del gol, Zalewski è un progetto vinto?

"È importante per noi e anche bello. È un ragazzo arrivato a 9-10 anni alla Roma e ora gioca in prima squadra".

Per un'ora la Roma ha tenuto i ritmi senza sofferenza

"Dopo abbiamo perso troppe palle, non abbiamo fatto troppo bene nelle uscite in ripartenza. La squadra è stata sempre organizzata, quando l'energia era alta abbiamo giocato come volevamo. Quando abbiamo perso palla, il blocco era basso e la partita è stata difficile nel secondo tempo. Ma sono sicuro che prima della partita qualsiasi romanista avrebbe firmato e sorriso se qualcuno avesse detto che si deciderà all'Olimpico. Io non sorrido perché capisco che anche con 70mila allo stadio e tanti fuori è difficile".

Sente i tifosi dietro...

Sono incredibili. Ma dobbiamo pensare anche al Bologna, che gioca e vince. Sarà difficile per noi domenica. Al contrario del Leicester che gioca solo la Conference e in Premier non ha possibilità di qualificarsi in Europa, noi abbiamo questa possibilità per il 5° posto. Abbiamo 4 partite e dipende da noi. Domenica sarà difficile. Dobbiamo essere concentrati, dobbiamo dimenticare la semifinale per 3 giorni e mettere il focus sul Bologna.

Sulla gara di ritorno

"Adesso devo pensare, analizzare e dimenticare. Devo pensare al Bologna, finire 5° o 6° per noi è importante. Vogliamo avere la sicurezza di giocare l'Europa, non possiamo aspettare di vincere o no la Conference. Abbiamo il 5° posto nelle nostre mani, mi devo concentrare sul Bologna. Velocemente dico che il Leicester sfrutta la profondità, già dai tempi di Ranieri, e adesso fa più costruzione di gioco ma ha gente brava in profondità. Fuori casa spesso si abbassano e sfruttano la profondità, servirà giocare con più testa che emozione: l'emozione servirà dai tifosi, noi in campo giocheremo con la testa. Sarà la partita numero 14 di Conference, se vinciamo sarà finale. Adesso pensiamo al Bologna che è importante".

4-5 mesi fa questa partita la Roma non l'avrebbe pareggiata ma persa

"La ringrazio la sua analisi, sono poco umile o almeno ho la fama di esserlo (ride, ndr) ma devo dire che sono d'accordo con lei. 5-6 mesi fa avremmo sicuramente perso questa partita. Abbiamo avuto il coraggio di giocare come abbiamo fatto inizialmente, pressando alto e saltando con l'ala sul loro difensore, poi quando non hai la palla è impossibile resistere. I nostri difensori hanno smesso di attaccare, abbiamo sofferto un gol che potevamo non soffrire. Avremmo potuto portare a casa lo 0-1, ma è un risultato accettabile. Ora c'è una finale da giocare non a Tirana, ma a Roma".

Il valore del pareggio

"Vediamo che succede al ritorno, però andare a Roma e giocare una finale a Roma giovedì prossimo è bello. Non a Tirana, a Roma. E' una motivazione extra. E' lì che si decide chi va in finale. Il risultato di oggi va dimenticato, ora non importa. E' una partita dura per noi, ma anche per loro. E bellissima. Sono sicuro che la gente è molto motivata, ma io no: ho una partita molto importante domenica. Il Leicester non si gioca niente in Premier, noi invece abbiamo partite molto importanti in campionato per qualificarci in Europa League".

Sul siparietto con Rodgers

"Mi ha regalato il miglior vino portoghese, si è lamentato del fatto che la bottiglia era molto costosa. Non so come abbia fatto a trovarla, così come a pagarla (ridendo, ndr)".

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